Il decreto scuola, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 ottobre, è stato pubblicato nella G.U. in 10 articoli ma con due modifiche rispetto al...
Cassazione 2.7.2019 n 17663 Nel pignoramento presso terzi l'ordinanza di assegnazione determina l'automatica acquisizione in capo al terzo della veste di parte del processo esecutivo; perciò se propone l'opposizione egli è già nell'ambito di applicazione dell'art 617 comma 2 cpc. L'impugnazione ex art. 548 comma 2 e 549 cpc dell'ordinanza pronunciata per la mancata dichiarazione del terzo e quella sulle contestazioni sorte sulla dichiarazione, si propone ex art. 617 comma 2 cpc. Continua a leggere
Il reato di guida in stato di ebbrezza sussiste anche quando il conducente non viene fermato mentre è alla guida di un veicolo in quanto è sufficiente...
Qualora venga demandato ad un impersonale algoritmo lo svolgimento dell’intera procedura di assegnazione dei docenti alle sedi disponibili nell’organico...
“Un ricorso che risulti essere il “clone informatico” di un ricorso già depositato è giuridicamente “inesistente”, non essendo sorretto dalla volontà della...
Il dirigente scolastico che non rispetta gli obblighi anti infortunistici risponde penalmente anche se non presente al fatto lesivo.
In tema di prevenzione...
Maxi multe a Torino per mancanza di polizza, casco, targa e patente. Motivo? Il Decreto ministeriale di sperimentazione non considera questi mezzi come veicoli
di Annamaria Villafrate - Con ordinanza n. 27327/2019 (sotto allegata) la Cassazione respinge il ricorso di una condòmina, già soccombente in primo e secondo grado. Il ricorso avanzato per ottenere la revoca dell'amministratore infatti non è giustificato. Gli Ermellini precisano che in sede di legittimità non è possibile procedere a un esame del merito per quanto riguarda la colpa grave o la malafede della ricorrente. Vero però che le SU hanno chiarito che va sanzionato chi abusa dello strumento processuale, a prescindere dal danno procurato alla controparte, se la sua azione è contraria al diritto vivente, alla giurisprudenza consolidata e se i motivi d'impugnazione sono infondati. La vicenda processualePrecluso in Cassazione l'esame dell'aver agito con dolo o colpa graveDomanda di rev...
Avv. Francesco Pandolfi - Le annotazioni di servizio redatte nell'esercizio delle loro funzioni dagli operatori delle forze di polizia hanno natura di atto pubblico che, nel procedimento disciplinare e nel giudizio amministrativo, fanno piena prova ai sensi dell'art. 2700 c.c. delle dichiarazioni delle parti in essi riportate e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza, e ciò a meno che la parte che intenda contestarne le risultanze proponga querela di falso.
La conseguenza è che, se chi ricorre in giudizio non propone una querela di falso, le circostanze sopra citate devono ritenersi provate.Il casoLe annotazioni di servizioLa querela di falsoIl caso[Torna su]
La circostanza prospettata nell'introduzione è stata illustrata dalla Terza Sezione del Tar...