A 12 anni dal naufragio che ha visto la morte di 63 persone, indagini sulla tragedia della barca ‘Left to die’: omissioni di soccorso e lentezza giudiziaria nel perseguire responsabilità. Il comunicato congiunto di ASGI, Gisti e Migreurop.
“[Il 27 marzo 2011], una piccola imbarcazione lasciava Tripoli con 72 persone a bordo e, dopo due settimane di deriva in mare, si incagliava sulle coste libiche con solo nove sopravvissuti. Nonostante le segnalazioni di soccorso registrate dal Centro Italiano di Coordinamento del Soccorso Marittimo, che l’aveva rapidamente localizzata, nessuno è intervenuto in soccorso dell’imbarcazione.
Durante la deriva, il natante in difficoltà ha avuto numerosi scambi diretti con altri mezzi, tra cui un un elicottero militare, che si è limitato a distribuire biscotti e acqua senza mai fare ritorno, oltre a due pescherecci, che si sono entrambi rifiutati di fornire assistenza, e a una grande nave militare molto vicina, che ha semplicemente ignorato i suoi evidenti segnali di pericolo.
Questa tragedia in mare mette in luce una serie di omissioni: […] i centri di coordinamento del soccorso marittimo italiano e maltese non hanno avviato alcun’operazione di ricerca e salvataggio. Dal canto suo, la NATO, le cui navi militari si trovavano nelle vicinanze dell’imbarcazione al momento del lancio della richiesta di soccorso, non ha semplicemente ritenuto di dover dar seguito a tale segnale.”
Estratto del rapporto Vies perdues en Méditerranée : qui est responsable ? – Commission des migrations, des réfugiés et des personnes déplacées du Conseil de l’Europe, 29 marzo 2012.
In seguito a tale tragedia, i nove sopravvissuti della barca “Left to die”, sostenuti da nove ONG, hanno presentato una denuncia per omissione di soccorso davanti ai tribunali dei diversi paesi le cui flotte erano schierate nella zona di deriva dalla loro imbarcazione, nell’ambito dell’operazione della Nato in Libia.
Nel frattempo, il rapporto dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e un’indagine condotta da Forensic Architecture avevano attentamente incrociato le testimonianze dei sopravvissuti con i documenti di navigazione dei diversi mezzi militari (aerei, elicotteri, navi) dispiegati nella zona alla data dei fatti2.
La lentezza della macchina giudiziaria, cui si aggiungono, in Francia, le menzogne della Marina militare, non riusciranno a piegare la resistenza dei sopravvissuti della barca “left to die”. Per loro, per i loro 63 compagni di sventura visti morire davanti ai loro occhi, per tutti coloro che da anni sono vittime di una politica mortifera di controllo delle frontiere, continueremo a batterci, affinché le vite perdute non vengano cancellate una seconda volta dall’indifferenza generale.
Una giornata nazionale di mobilitazione dei garanti territoriali dei detenuti per chiedere interventi urgenti per frenare l’emergenza dei suicidi in carcere.
Questo è quanto deciso dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale che ha organizzato per la giornata del 18 aprile un momento di riflessione sui suicidi e sulle morti in carcere, che vedrà coinvolti tutti i Garanti regionali, provinciali e comunali.
Nel corso della manifestazione verrà letto un appello elaborato dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali, contenente i nomi dei detenuti morti suicida, per malattia ed altre cause ancora da accertare, nonché i nomi degli agenti di polizia penitenziaria che quest’anno si sono tolti la vita, per non dimenticare le loro storie e il dramma delle loro famiglie.
L’appello è rivolto al Ministero della Giustizia, all’Amministrazione Penitenziaria, ai membri di Camera e Senato e alla società civile, ad un mese esatto dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, ricevendo il corpo della Polizia penitenziaria, ha ribadito l’importanza di interventi urgenti per frenare l’emergenza dei suicidi in carcere.
Il Garante campano, Samuele Ciambriello, portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale, dichiara:
«Il 18 aprile sarà l’occasione per accendere i riflettori sulle grandi carenze del sistema penitenziario attuale, per fare il focus sul sovraffollamento carcerario, sulle mancanze sanitarie e trattamentali, sulla necessità di una maggiore applicazione delle misure alternative al carcere. La lettura dei nomi morti suicida in carcere servirà a prendere coscienza di questa grande tragedia esistenziale, che giace nel silenzio delle istituzioni. Troppo spesso i luoghi detentivi sono considerati una discarica di esseri umani, anziché luoghi di riabilitazione» .
Nell’autonomia dei singoli Garanti territoriali, le iniziative, il 18 aprile alle ore 12.00, saranno svolte in luoghi pubblici e istituzionali, attraverso conferenze stampa, appelli e altre iniziative, coinvolgendo Terzo settore, Avvocatura, cappellani e volontari.
A Torino ASGI parteciperò all’iniziativa che si terrà a partire dalle ore 11:00 presso la sala De Muro del Museo del Carcere “Le Nuove” di Torino.
L’incontro è stato promosso dalle Garanti delle città di Alessandria e Torino, insieme alla Camera Penale del Piemonte Occidentale e Valle D’Aosta “Vittorio Chiusano”, Camera Penale di Alessandria, Associazione Antigone Onlus, all’ASGI Torino, Movimento Forense di Torino, Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Giuristi democratici, Magistratura Democratica, Nessuno Tocchi Caino, Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus, Crivop Italia Ovd, Eta Beta Scs, Brothers Keeper Ministry, Comitato Mamme in Piazza, Betel Odv, ICS E.T.S., La Voce e il Tempo, Ristretti Orizzonti, Fratture Newsletter, Unione Culturale Franco Antonicelli, Giovani Democratici Coordinamento regionale A.V.P.
Una giornata nazionale di mobilitazione dei garanti territoriali dei detenuti per chiedere interventi urgenti per frenare l’emergenza dei suicidi in carcere.
Questo è quanto deciso dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale che ha organizzato per la giornata del 18 aprile un momento di riflessione sui suicidi e sulle morti in carcere, che vedrà coinvolti tutti i Garanti regionali, provinciali e comunali.
Nel corso della manifestazione verrà letto un appello elaborato dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali, contenente i nomi dei detenuti morti suicida, per malattia ed altre cause ancora da accertare, nonché i nomi degli agenti di polizia penitenziaria che quest’anno si sono tolti la vita, per non dimenticare le loro storie e il dramma delle loro famiglie.
L’appello è rivolto al Ministero della Giustizia, all’Amministrazione Penitenziaria, ai membri di Camera e Senato e alla società civile, ad un mese esatto dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, ricevendo il corpo della Polizia penitenziaria, ha ribadito l’importanza di interventi urgenti per frenare l’emergenza dei suicidi in carcere.
Il Garante campano, Samuele Ciambriello, portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale, dichiara:
«Il 18 aprile sarà l’occasione per accendere i riflettori sulle grandi carenze del sistema penitenziario attuale, per fare il focus sul sovraffollamento carcerario, sulle mancanze sanitarie e trattamentali, sulla necessità di una maggiore applicazione delle misure alternative al carcere. La lettura dei nomi morti suicida in carcere servirà a prendere coscienza di questa grande tragedia esistenziale, che giace nel silenzio delle istituzioni. Troppo spesso i luoghi detentivi sono considerati una discarica di esseri umani, anziché luoghi di riabilitazione» .
Nell’autonomia dei singoli Garanti territoriali, le iniziative, il 18 aprile alle ore 12.00, saranno svolte in luoghi pubblici e istituzionali, attraverso conferenze stampa, appelli e altre iniziative, coinvolgendo Terzo settore, Avvocatura, cappellani e volontari.
A Torino ASGI parteciperò all’iniziativa che si terrà a partire dalle ore 11:00 presso la sala De Muro del Museo del Carcere “Le Nuove” di Torino.
L’incontro è stato promosso dalle Garanti delle città di Alessandria e Torino, insieme alla Camera Penale del Piemonte Occidentale e Valle D’Aosta “Vittorio Chiusano”, Camera Penale di Alessandria, Associazione Antigone Onlus, all’ASGI Torino, Movimento Forense di Torino, Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Giuristi democratici, Magistratura Democratica, Nessuno Tocchi Caino, Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus, Crivop Italia Ovd, Eta Beta Scs, Brothers Keeper Ministry, Comitato Mamme in Piazza, Betel Odv, ICS E.T.S., La Voce e il Tempo, Ristretti Orizzonti, Fratture Newsletter, Unione Culturale Franco Antonicelli, Giovani Democratici Coordinamento regionale A.V.P.
Tavola Rotonda a Catania, 20 maggio 2024 dalle 9:30 alle 13:30 presso l’Aula Magna Villa Cerami del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania.
Durante la tavola rotonda verrà approfondito il tema della finzione di non ingresso e l’alterazione del sistema giuridico alla luce dell’introduzione di tale concetto anche nella normativa italiana. L’iniziativa sarà occasione di confronto anche in relazione ai profili legati alla detenzione anche de facto dei cittadini stranieri nell’ambito di vecchie prassi e nuove procedure di frontiera, attraverso uno sguardo allargato ad altri paesi europei. Ne parliamo con operatori legali, avvocati, ricercatori, soggetti e organizzazioni della società civile impegnati sul tema.
La tavola rotonda è organizzata da ASGI, Spazi Circolari e dalla Clinica Legale per i Diritti Umani.
È stata fatta richiesta per il riconoscimento dei crediti formativi per avvocati presso l’Ordine degli Avvocati di Catania. Per ulteriori informazioni: formazione@asgi.it
Il 24 aprile 2024, dalle 15 alle 17, online, la formazione, organizzata da ASGI e dalla International Protection of Human Rights Legal Clinic, Università degli Studi Roma Tre, sarà un’opportunità per esaminare da vicino i programmi di rimpatrio “volontario” assistito dai paesi di transito, con particolare attenzione al ruolo dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) e alla legittimità dei finanziamenti ad essi correlati.
Il programma
15:00 – 15:30 Accountability dell’OIM nei processi di esternalizzazione della gestione delle migrazioni. Cathryn Costello, Professoressa di Global Refugee and Migration Law at the Sutherland School of Law, University College Dublin.
15:30 – 16:00 La legittimità dei finanziamenti europei ai rimpatri volontari assistiti dai paesi di transito. Quadro normativo e rimedia livello europeo. Andreina De Leo, PhD researcher, Maastricht University.
16:00 – 16:30 I finanziamenti italiani, esperienze di contenzioso e profili amministrativi. Avv. Maria Teresa Brocchetto – ASGI.
16:30 – 17:00 Discussione
Introduce e modera Alice Riccardi, Professoressa di diritto internazionale e Coordinatrice della International Protection of Human Rights Legal Clinic, Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento di Giurisprudenza
Il ruolo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni in Tunisia e il consolidamento di un modello di contrasto della mobilità
La Tunisia è al centro delle politiche di delega della gestione delle migrazioni di Italia e UE. Equipaggiamenti, motovedette, finanziamenti piovono sul paese affinché si adoperi nel contrasto delle migrazioni.
Oltre alla delega nel controllo delle frontiere, l’Italia e l’UE finanziano ampiamente le organizzazioni internazionali, tra cui l’OIM, affinché “gestiscano” le persone che si trovano bloccate nel paese.
Nel caso della Tunisia, come in quello della Libia, le persone migranti subiscono gravissime violazioni dei loro diritti nel paese: arresti arbitrari, maltrattamenti, deportazioni nel deserto, torture.
Nonostante questo, l’Italia finanzia progetti finalizzati quasi esclusivamente al rimpatrio verso paesi spesso non sicuri e da cui le persone sono fuggite.
Il 18 aprile, allo Spazio di Mutuo Soccorso, ragioneremo insieme su cosa sta avvenendo in Tunisia, sul coinvolgimento italiano e sulle possibilità di contrasto di queste politiche.
Il ruolo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni in Tunisia e il consolidamento di un modello di contrasto della mobilità
La Tunisia è al centro delle politiche di delega della gestione delle migrazioni di Italia e UE. Equipaggiamenti, motovedette, finanziamenti piovono sul paese affinché si adoperi nel contrasto delle migrazioni.
Oltre alla delega nel controllo delle frontiere, l’Italia e l’UE finanziano ampiamente le organizzazioni internazionali, tra cui l’OIM, affinché “gestiscano” le persone che si trovano bloccate nel paese.
Nel caso della Tunisia, come in quello della Libia, le persone migranti subiscono gravissime violazioni dei loro diritti nel paese: arresti arbitrari, maltrattamenti, deportazioni nel deserto, torture.
Nonostante questo, l’Italia finanzia progetti finalizzati quasi esclusivamente al rimpatrio verso paesi spesso non sicuri e da cui le persone sono fuggite.
Il 18 aprile, allo Spazio di Mutuo Soccorso, ragioneremo insieme su cosa sta avvenendo in Tunisia, sul coinvolgimento italiano e sulle possibilità di contrasto di queste politiche.
Una raccolta di provvedimenti che vuole essere un utile strumento per chi s’impegna a riportare lo Stato di diritto dentro i luoghi, formali e informali, di trattenimento.
La tempesta che nel 2023 ha investito il diritto dell’immigrazione ha riportato i Centri di permanenza per il rimpatrio (C.P.R.) alla ribalta della politica nazionale. I D.L. 20/23, conv. in L. 50/23, e 124/23, conv. in L. 162/23, contengono il più ambizioso progetto di isolamento e detenzione di massa dei cittadini di Paesi terzi dell’Italia repubblicana. Un disegno tentacolare e, nelle intenzioni, totalizzante, che completa un percorso avviato 25 anni fa con l’istituzione dei Centri di identificazione ed espulsione (C.I.E.).
Contro la volontà di segregazione urge una sfida: riportare lo Stato di diritto dentro i luoghi, formali e informali, di trattenimento. La giurisprudenza di legittimità ha finalmente iniziato a soffiare in una direzione nuova, sanzionando ripetutamente decisioni inadeguate, approssimative e seriali di convalida e di proroga della restrizione.
Eccone, dunque, una rassegna (aggiornata al 2 gennaio 2024) nella forma di un taccuino annotato, sorta di breviario tascabile e fruibile brevi manu, anche – e soprattutto – in udienza. Appunti da conservare, custodire, memorizzare, come altrettante torce nel buio della detenzione amministrativa, a caccia di giustizia in luoghi in cui il giusto latita. “Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento”. Ora servono mulini più alti dei nuovi muri.
Dr.ssa Carolina Di Luciano, Avv. Carla Lucia Landri, Avv. Irene Pagnotta, Avv. Giovanni Papotti, Avv. Maurizio Veglio
«Creare una nuova cultura non significa solo fare individualmente delle scoperte “originali”, significa anche e specialmente diffondere criticamente delle verità già scoperte, “socializzarle” per così dire e pertanto farle diventare base di azioni vitali».
Art. 3: Divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti – Art. 8: Diritto al rispetto per la vita privata e familiare – Art. 2, Protocollo 4: Libertà di circolazione
Artt. 3, 4, 5 e 29 del regolamento 604/2013 e art. 29 del regolamento 603/2013: diritti di informazione e rischio di refoulement indiretto nelle procedure di ripresa in carico – Art. 2, lett. l), del regolamento 604/2013: rapporto tra possesso di una tessera diplomatica e titolo di soggiorno ai fini della competenza circa l’esame di una domanda di protezione internazionale – Art. 12, par. 1, lett. a), della direttiva 2011/95: assistenza sanitaria offerta da un’Agenzia delle Nazioni Unite diversi dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati – Art. 15 della direttiva 2011/95: concetto di “danno grave” ed elementi generali del contesto di origine ai fini della protezione sussidiaria – Artt. 20 e 23 della direttiva 2011/95 e limiti all’estensione di status ai familiari di rifugiato – Artt. 2, par. 1, e 3, punto 2, della direttiva 2008/115: legittimità della decisione di rimpatrio pronunciata contro cittadino di Stato terzo che abbia presentato domanda di protezione internazionale e sia ancora in attesa della decisione di status – Direttiva 2008/115 e regolamento 2016/399: soggiorno irregolare di cittadino di Stato terzo a seguito di ripristino autorizzato di controlli alle frontiere interne – Art. 7, lett. f), del regolamento 2018/1806: poteri discrezionali della Commissione in situazioni di assenza di reciprocità tra UE e Stati terzi circa l’esenzione dell’obbligo di visto
ESPULSIONI – PROFILI SOSTANZIALI: Rilevanza della convivenza di fatto come declinazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare e art. 13, co. 2-bis, TUI; Espulsione in pendenza del termine per impugnare il rigetto della domanda di emersione. Nozione di ingresso illegale, natura vincolata della potestà espulsiva, obblighi del giudice se ravvisa che l’espulsione è stata disposta in base ad un motivo erroneo. Rapporto di pregiudizialità tra decreto di espulsione e contestuale trattenimento; Espulsione e pericolosità sociale. PROFILI FORMALI – TRATTENIMENTO – Motivazione; Corrispondenza tra i motivi di trattenimento invocati dalla questura e quelli posti a base della decisione del giudice; Atto presupposto e poteri di sindacato del giudice della convalida; Pendenza di una procedura di emersione; Respingimento e obblighi di informazione ordinanza; Nulla osta all’espulsione. GARANZIE PROCESSUALI – avviso al difensore di fiducia; la traduzione degli atti. QUESTIONI PROCESSUALI – il ricorso per Cassazione; i termini; Accompagnamento coattivo alla frontiera e possesso del passaporto; riesame del trattenimento. TRATTENIMENTO DI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE – Competenza; Sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento di rigetto della domanda di protezione internazionale; termine per la c.d. riconvalida del trattenimento disposto ex art. 6, comma 3, d.lgs. 142/2015; Termini di durata del trattenimento ex art. 6 d.lgs. 142/2015.
Ammissione e soggiorno REGOLARIZZAZIONE 2020 – Corte cost. n. 209/2023 (art. 103 D.L. n. 34/2020 – reddito minimo del datore di lavoro – mancata previsione del diritto al permesso di soggiorno per attesa occupazione: legittimità costituzionale); reddito del datore di lavoro (conteggio dei redditi dei “soggetti conviventi”, pur se legati da grado di parentela ulteriore rispetto al secondo); class action (azione pubblica di classe – ritardo nella definizione delle procedure di regolarizzazione – superamento del termine massimo di 180 gg. – legittimazione ad agire sia dei singoli che delle associazioni – ordine alla PA di concludere i procedimenti entro 90 gg.); parere negativo dell’Ispettorato del lavoro (parere non reso disponibile – motivazione per relationem e diritto di accesso – violazione procedurale; coesistenza del lavoro della procedura di regolarizzazione con altro lavoro irregolare); idoneità alloggiativa (requisito necessario ma secondario – tempi di acquisizione non nella disponibilità del/della lavoratore/lavoratrice).PERMESSO DI SOGGIORNO – elementi sopravvenuti (obbligo della loro valutazione da parte della autorità decidente) – permesso di soggiorno per motivo di studio, formazione o tirocinio (conversione del titolo e verifica della previa esistenza di “quote” – non necessità – modifiche all’art. 6, TU d.lgs. 286/1998); rinnovo del titolo (carenza dei requisiti – necessità di verificare la sussistenza per il rilascio di altro permesso di soggiorno); rigetto per fatti attinenti alla volontà di terzi (illegittimità- verifica dei presupposti): permesso per residenza elettiva (titolarità del relativo visto in corso di validità – non necessità); risorse economiche (necessità – individuazione delle risorse economiche autonome, stabili e regolari); permesso di soggiorno per motivo di lavoro (nulla osta al lavoro e ingresso con visto – impossibilità di concludere il procedimento per indisponibilità del datore di lavoro – rilascio del permesso di soggiorno per attesa occupazione – necessità); motivi ostativi al rinnovo/conversione (condanne per i reati ex art. 380 c.p.p. – valutazione discrezionale della P.A. – lungo soggiornante di fatto e legami familiari – rilevanza – condanna ai sensi dell’art. 73 d.p.r. 309/90 – non automaticamente ostativa – condanna per il reato di cui agli artt. 474 e 648 c.p. – no automatismo ostativo).DIRITTI CIVILI e SOGGIORNO – iscrizione anagrafica per richiedenti asilo (diritto escluso dal D.L. n. 113/2018 – successiva dichiarazione di illegittimità costituzionale – Corte cost. n. 189/2020 – effetti della pronuncia di incostituzionalità sui rapporti non esauriti): iscrizione anagrafica (cancellazione per irreperibilità – accertamento di residenza ininterrotta – obbligo di accertamenti concreti e sopralluoghi intervallati).
Asilo e protezione internazionale VISTO d’ingresso umanitario o per asilo (Iran – donna minorenne LGBTQ+ – giurisdizione – diritto d’asilo ex art. 10, co. 3 Cost. – diritto all’ingresso); PROTEZIONE INTERNAZIONALE – diritto alla formalizzazione della domanda di protezione internazionale (impossibilità di accesso alla questura – giurisdizione ordinaria – attività vincolata della PA – irrilevanza incompetenza territoriale della questura – rilevanza della manifestazione di volontà – ricorso cautelare giustificato dal rischio espulsivo); status di rifugio politico (appartenenza a un particolare gruppo sociale – tratta di essere umani – sfruttamento lavorativo – opinioni politiche); protezione sussidiaria (violenza indiscriminata in condizioni di conflitto armato interno – art. 14 lett. c) d.lgs. 251/2007); questioni procedurali e processuali (eccezioni alla presunzione di sicurezza del Paese d’origine previsti nelle c.d. schede Paese – manifesta infondatezza e valutazione nel merito della credibilità delle dichiarazioni – sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento di manifesta infondatezza – disapplicazione del D.M. del 17.3.2023 che aveva inserito la Tunisia tra i paesi di origine sicuri – spese di lite e proposta anticipata di decisione ex art. 380 bis c.p.c. – dovere di cooperazione istruttoria – domande reiterate – dovere di informazione e art. 10-ter TU d.lgs. n. 286/1998); PROTEZIONE SPECIALE – diritto alla formalizzazione della domanda (disciplina transitoria ex D.L. n. 20/2023 – manifestazione volontà – inizio procedimento amministrativo); presupposti della protezione speciale (diritto al rispetto della vita privata e familiare – durata soggiorno e nozione legami familiari – vulnerabilità e prostituzione volontaria – studenti stranieri in Ucraina – povertà e crisi climatica); diritti connessi alla protezione speciale (la ricevuta di permesso e il codice fiscale – il diritto alla conversione nel diritto intertemporale); accoglienza (revoca e rimborso spese accoglienza – principio di proporzionalità); Regolamento n. 604/2013 (clausola discrezionalità art. 17 Regol. Dublino – sentenza CGUE 30.11.2023).
Cittadinanza e apolidia RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA PER DISCENDENZA DA AVO ITALIANO: a) Cittadini emigrati in Brasile e destinatari dei provvedimenti di naturalizzazione collettiva emessi da quello Stato nel 1889. Esclusione della perdita della cittadinanza italiana. b) Necessità di acquisire dati probatori rilevanti dai competenti organi consolari. c-d) Richieste provenienti da cittadini emigrati in Argentina; verifica dell’interesse ad agire. e) Requisiti per la trascrizione dei provvedimenti di riconoscimento della cittadinanza italiana nei registri dello stato civile. ACQUISTO DELLA CITTADINANZA PER ELEZIONE: Individuo nato e residente in Italia; interruzione del periodo di residenza legale per tre anni in tenera età: nozione di tale interruzione ai fini dell’applicazione della norma. ACQUISTO DELLA CITTADINANZA PER MATRIMONIO: Rigetto dell’istanza da parte della prefettura per la pretesa sussistenza di reati: ruolo e poteri del giudice civile. ACQUISTO DELLA CITTADINANZA PER NATURALIZZAZIONE: a) Requisiti di reddito: irrilevanza dei mutamenti intervenuti dopo l’istanza malgrado il sensibile ritardo del suo rigetto. b) Irrilevanza del mancato rispetto dei termini per la conclusione del procedimento. c) Incidenza di un reato contravvenzionale risalente. d-e) Requisito della residenza decennale: esclusiva rilevanza delle certificazioni anagrafiche. ACCERTAMENTO DELL’APOLIDIA: Elementi probatori insufficienti per la dichiarazione di apolidia.
Famiglia e minori FAMIGLIA: divieto di espulsione in presenza di legami familiari; Decreto-legge 20/ 2023 e tutela del diritto fondamentale al rispetto della vita privata familiare; ricongiungimento familiare necessità di tenere conto del caso concreto nella valutazione del reddito minimo. MINORI: Accoglienza di minore straniero non accompagnato in Italia; Sottoposizione a trattamenti inumani e degradanti; Ricongiungimento familiare con il figlio minorenne, accertamento dell’età del minore.
Penale Violazione dell’ordine di allontanamento del questore ex art. 14 co. 5 ter TUI. Applicabilità dell’art. 54 c.p. alla vittima di tratta coinvolta in attività illecite. Cassazione sul caso Asso 28. Falsa dichiarazione di residenza per l’ottenimento del reddito di cittadinanza: elemento soggettivo; “presenza effettiva”.
Atti di indirizzo Patto sulla migrazione e l’asilo. Contrasto al traffico di migranti. Dimensione esterna della migrazione. Immigrazione legale. Area Schengen.
Atti adottati Protezione temporanea. Soppressione controlli alle frontiere aeree e marittime con Bulgaria e Romania. Gestione banche dati europee nel settore della migrazione. Digitalizzazione delle procedure di visto.
Procedure in corso Sospensione dei visti. Immigrazione per lavoro. Contrasto dell’immigrazione irregolare.
Varie Piano d’azione per Lampedusa. Piano d’azione per il Mediterraneo orientale. Reinsediamento e corridoi umanitari.
Rassegna delle leggi, dei regolamenti e dei decreti statali 1. Trattenimento degli stranieri nei centri di permanenza per il rimpatrio. Profili di illegittimità costituzionale –2. Riforma delle espulsioni e degli allontanamenti, delle autorità competenti a esaminare l’ammissibilità delle domande reiterate di protezione internazionale, dell’identificazione dei minori stranieri non accompagnati e dell’accoglienza di minori richiedenti asilo. Profili di illegittimità costituzionale. – 3. Attuazione della direttiva UE di riforma delle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini extraUE che intendano svolgere lavori altamente qualificati. – 4. Aumento degli importi annuali per l’iscrizione volontaria degli stranieri al Servizio sanitario nazionale. Proroga dei permessi di soggiorno per protezione temporanea rilasciati agli sfollati dall’Ucraina e delle misure di accoglienza in loro favore. Potenziamento delle misure di accoglienza per i minori e dei minori stranieri non accompagnati e del personale delle Commissioni territoriali per la protezione internazionale nella Legge 30.12.2023, n. 213. – 5. Garanzia finanziaria a carico dello straniero richiedente protezione internazionale durante lo svolgimento della procedura per l’accertamento del diritto di accedere al territorio dello Stato. Profili di illegittimità. Il decreto del Ministero dell’interno 14.09.2023 – 6. Ulteriore rinvio dell’entrata in vigore della parità tra cittadini e stranieri extraUE nella documentazione amministrativa. Profili di illegittimità costituzionale. Il d.l. 30.12.2023, n. 215. – 7. Programmazione delle quote di ingresso per lavoro per il triennio 2023-2025. Aspetti critici – 8. Ulteriori misure di assistenza per gli sfollati dall’Ucraina. – 9. Proroga dello stato di emergenza nazionale in conseguenza dell’eccezionale incremento di persone migranti in ingresso in Italia dalle rotte del Mediterraneo. La delibera del Consiglio dei ministri del 5.10.2023
Rassegna delle circolari e delle direttive delle amministrazioni statali STRANIERI IN GENERALE – Cittadinanza italiana: notifica digitale dei decreti di acquisto della cittadinanza italiana. CITTADINI DI PAESI TERZI – Ingresso e soggiorno: Codice fiscale provvisorio ai fini del rilascio del nulla-osta al lavoro. – 3. Attuazione del d.p.c.m. sulle quote di ingresso per lavoro per il triennio 2023-2025. – 4. Attribuzione territoriale delle quote relative all’anno 2023 per lavoro subordinato (stagionale e non) ed autonomo (conversione permesso di soggiorno).
«Creare una nuova cultura non significa solo fare individualmente delle scoperte “originali”, significa anche e specialmente diffondere criticamente delle verità già scoperte, “socializzarle” per così dire e pertanto farle diventare base di azioni vitali».
Art. 3: Divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti – Art. 8: Diritto al rispetto per la vita privata e familiare – Art. 2, Protocollo 4: Libertà di circolazione
Artt. 3, 4, 5 e 29 del regolamento 604/2013 e art. 29 del regolamento 603/2013: diritti di informazione e rischio di refoulement indiretto nelle procedure di ripresa in carico – Art. 2, lett. l), del regolamento 604/2013: rapporto tra possesso di una tessera diplomatica e titolo di soggiorno ai fini della competenza circa l’esame di una domanda di protezione internazionale – Art. 12, par. 1, lett. a), della direttiva 2011/95: assistenza sanitaria offerta da un’Agenzia delle Nazioni Unite diversi dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati – Art. 15 della direttiva 2011/95: concetto di “danno grave” ed elementi generali del contesto di origine ai fini della protezione sussidiaria – Artt. 20 e 23 della direttiva 2011/95 e limiti all’estensione di status ai familiari di rifugiato – Artt. 2, par. 1, e 3, punto 2, della direttiva 2008/115: legittimità della decisione di rimpatrio pronunciata contro cittadino di Stato terzo che abbia presentato domanda di protezione internazionale e sia ancora in attesa della decisione di status – Direttiva 2008/115 e regolamento 2016/399: soggiorno irregolare di cittadino di Stato terzo a seguito di ripristino autorizzato di controlli alle frontiere interne – Art. 7, lett. f), del regolamento 2018/1806: poteri discrezionali della Commissione in situazioni di assenza di reciprocità tra UE e Stati terzi circa l’esenzione dell’obbligo di visto
ESPULSIONI – PROFILI SOSTANZIALI: Rilevanza della convivenza di fatto come declinazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare e art. 13, co. 2-bis, TUI; Espulsione in pendenza del termine per impugnare il rigetto della domanda di emersione. Nozione di ingresso illegale, natura vincolata della potestà espulsiva, obblighi del giudice se ravvisa che l’espulsione è stata disposta in base ad un motivo erroneo. Rapporto di pregiudizialità tra decreto di espulsione e contestuale trattenimento; Espulsione e pericolosità sociale. PROFILI FORMALI – TRATTENIMENTO – Motivazione; Corrispondenza tra i motivi di trattenimento invocati dalla questura e quelli posti a base della decisione del giudice; Atto presupposto e poteri di sindacato del giudice della convalida; Pendenza di una procedura di emersione; Respingimento e obblighi di informazione ordinanza; Nulla osta all’espulsione. GARANZIE PROCESSUALI – avviso al difensore di fiducia; la traduzione degli atti. QUESTIONI PROCESSUALI – il ricorso per Cassazione; i termini; Accompagnamento coattivo alla frontiera e possesso del passaporto; riesame del trattenimento. TRATTENIMENTO DI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE – Competenza; Sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento di rigetto della domanda di protezione internazionale; termine per la c.d. riconvalida del trattenimento disposto ex art. 6, comma 3, d.lgs. 142/2015; Termini di durata del trattenimento ex art. 6 d.lgs. 142/2015.
Ammissione e soggiorno REGOLARIZZAZIONE 2020 – Corte cost. n. 209/2023 (art. 103 D.L. n. 34/2020 – reddito minimo del datore di lavoro – mancata previsione del diritto al permesso di soggiorno per attesa occupazione: legittimità costituzionale); reddito del datore di lavoro (conteggio dei redditi dei “soggetti conviventi”, pur se legati da grado di parentela ulteriore rispetto al secondo); class action (azione pubblica di classe – ritardo nella definizione delle procedure di regolarizzazione – superamento del termine massimo di 180 gg. – legittimazione ad agire sia dei singoli che delle associazioni – ordine alla PA di concludere i procedimenti entro 90 gg.); parere negativo dell’Ispettorato del lavoro (parere non reso disponibile – motivazione per relationem e diritto di accesso – violazione procedurale; coesistenza del lavoro della procedura di regolarizzazione con altro lavoro irregolare); idoneità alloggiativa (requisito necessario ma secondario – tempi di acquisizione non nella disponibilità del/della lavoratore/lavoratrice).PERMESSO DI SOGGIORNO – elementi sopravvenuti (obbligo della loro valutazione da parte della autorità decidente) – permesso di soggiorno per motivo di studio, formazione o tirocinio (conversione del titolo e verifica della previa esistenza di “quote” – non necessità – modifiche all’art. 6, TU d.lgs. 286/1998); rinnovo del titolo (carenza dei requisiti – necessità di verificare la sussistenza per il rilascio di altro permesso di soggiorno); rigetto per fatti attinenti alla volontà di terzi (illegittimità- verifica dei presupposti): permesso per residenza elettiva (titolarità del relativo visto in corso di validità – non necessità); risorse economiche (necessità – individuazione delle risorse economiche autonome, stabili e regolari); permesso di soggiorno per motivo di lavoro (nulla osta al lavoro e ingresso con visto – impossibilità di concludere il procedimento per indisponibilità del datore di lavoro – rilascio del permesso di soggiorno per attesa occupazione – necessità); motivi ostativi al rinnovo/conversione (condanne per i reati ex art. 380 c.p.p. – valutazione discrezionale della P.A. – lungo soggiornante di fatto e legami familiari – rilevanza – condanna ai sensi dell’art. 73 d.p.r. 309/90 – non automaticamente ostativa – condanna per il reato di cui agli artt. 474 e 648 c.p. – no automatismo ostativo).DIRITTI CIVILI e SOGGIORNO – iscrizione anagrafica per richiedenti asilo (diritto escluso dal D.L. n. 113/2018 – successiva dichiarazione di illegittimità costituzionale – Corte cost. n. 189/2020 – effetti della pronuncia di incostituzionalità sui rapporti non esauriti): iscrizione anagrafica (cancellazione per irreperibilità – accertamento di residenza ininterrotta – obbligo di accertamenti concreti e sopralluoghi intervallati).
Asilo e protezione internazionale VISTO d’ingresso umanitario o per asilo (Iran – donna minorenne LGBTQ+ – giurisdizione – diritto d’asilo ex art. 10, co. 3 Cost. – diritto all’ingresso); PROTEZIONE INTERNAZIONALE – diritto alla formalizzazione della domanda di protezione internazionale (impossibilità di accesso alla questura – giurisdizione ordinaria – attività vincolata della PA – irrilevanza incompetenza territoriale della questura – rilevanza della manifestazione di volontà – ricorso cautelare giustificato dal rischio espulsivo); status di rifugio politico (appartenenza a un particolare gruppo sociale – tratta di essere umani – sfruttamento lavorativo – opinioni politiche); protezione sussidiaria (violenza indiscriminata in condizioni di conflitto armato interno – art. 14 lett. c) d.lgs. 251/2007); questioni procedurali e processuali (eccezioni alla presunzione di sicurezza del Paese d’origine previsti nelle c.d. schede Paese – manifesta infondatezza e valutazione nel merito della credibilità delle dichiarazioni – sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento di manifesta infondatezza – disapplicazione del D.M. del 17.3.2023 che aveva inserito la Tunisia tra i paesi di origine sicuri – spese di lite e proposta anticipata di decisione ex art. 380 bis c.p.c. – dovere di cooperazione istruttoria – domande reiterate – dovere di informazione e art. 10-ter TU d.lgs. n. 286/1998); PROTEZIONE SPECIALE – diritto alla formalizzazione della domanda (disciplina transitoria ex D.L. n. 20/2023 – manifestazione volontà – inizio procedimento amministrativo); presupposti della protezione speciale (diritto al rispetto della vita privata e familiare – durata soggiorno e nozione legami familiari – vulnerabilità e prostituzione volontaria – studenti stranieri in Ucraina – povertà e crisi climatica); diritti connessi alla protezione speciale (la ricevuta di permesso e il codice fiscale – il diritto alla conversione nel diritto intertemporale); accoglienza (revoca e rimborso spese accoglienza – principio di proporzionalità); Regolamento n. 604/2013 (clausola discrezionalità art. 17 Regol. Dublino – sentenza CGUE 30.11.2023).
Cittadinanza e apolidia RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA PER DISCENDENZA DA AVO ITALIANO: a) Cittadini emigrati in Brasile e destinatari dei provvedimenti di naturalizzazione collettiva emessi da quello Stato nel 1889. Esclusione della perdita della cittadinanza italiana. b) Necessità di acquisire dati probatori rilevanti dai competenti organi consolari. c-d) Richieste provenienti da cittadini emigrati in Argentina; verifica dell’interesse ad agire. e) Requisiti per la trascrizione dei provvedimenti di riconoscimento della cittadinanza italiana nei registri dello stato civile. ACQUISTO DELLA CITTADINANZA PER ELEZIONE: Individuo nato e residente in Italia; interruzione del periodo di residenza legale per tre anni in tenera età: nozione di tale interruzione ai fini dell’applicazione della norma. ACQUISTO DELLA CITTADINANZA PER MATRIMONIO: Rigetto dell’istanza da parte della prefettura per la pretesa sussistenza di reati: ruolo e poteri del giudice civile. ACQUISTO DELLA CITTADINANZA PER NATURALIZZAZIONE: a) Requisiti di reddito: irrilevanza dei mutamenti intervenuti dopo l’istanza malgrado il sensibile ritardo del suo rigetto. b) Irrilevanza del mancato rispetto dei termini per la conclusione del procedimento. c) Incidenza di un reato contravvenzionale risalente. d-e) Requisito della residenza decennale: esclusiva rilevanza delle certificazioni anagrafiche. ACCERTAMENTO DELL’APOLIDIA: Elementi probatori insufficienti per la dichiarazione di apolidia.
Famiglia e minori FAMIGLIA: divieto di espulsione in presenza di legami familiari; Decreto-legge 20/ 2023 e tutela del diritto fondamentale al rispetto della vita privata familiare; ricongiungimento familiare necessità di tenere conto del caso concreto nella valutazione del reddito minimo. MINORI: Accoglienza di minore straniero non accompagnato in Italia; Sottoposizione a trattamenti inumani e degradanti; Ricongiungimento familiare con il figlio minorenne, accertamento dell’età del minore.
Penale Violazione dell’ordine di allontanamento del questore ex art. 14 co. 5 ter TUI. Applicabilità dell’art. 54 c.p. alla vittima di tratta coinvolta in attività illecite. Cassazione sul caso Asso 28. Falsa dichiarazione di residenza per l’ottenimento del reddito di cittadinanza: elemento soggettivo; “presenza effettiva”.
Atti di indirizzo Patto sulla migrazione e l’asilo. Contrasto al traffico di migranti. Dimensione esterna della migrazione. Immigrazione legale. Area Schengen.
Atti adottati Protezione temporanea. Soppressione controlli alle frontiere aeree e marittime con Bulgaria e Romania. Gestione banche dati europee nel settore della migrazione. Digitalizzazione delle procedure di visto.
Procedure in corso Sospensione dei visti. Immigrazione per lavoro. Contrasto dell’immigrazione irregolare.
Varie Piano d’azione per Lampedusa. Piano d’azione per il Mediterraneo orientale. Reinsediamento e corridoi umanitari.
Rassegna delle leggi, dei regolamenti e dei decreti statali 1. Trattenimento degli stranieri nei centri di permanenza per il rimpatrio. Profili di illegittimità costituzionale –2. Riforma delle espulsioni e degli allontanamenti, delle autorità competenti a esaminare l’ammissibilità delle domande reiterate di protezione internazionale, dell’identificazione dei minori stranieri non accompagnati e dell’accoglienza di minori richiedenti asilo. Profili di illegittimità costituzionale. – 3. Attuazione della direttiva UE di riforma delle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini extraUE che intendano svolgere lavori altamente qualificati. – 4. Aumento degli importi annuali per l’iscrizione volontaria degli stranieri al Servizio sanitario nazionale. Proroga dei permessi di soggiorno per protezione temporanea rilasciati agli sfollati dall’Ucraina e delle misure di accoglienza in loro favore. Potenziamento delle misure di accoglienza per i minori e dei minori stranieri non accompagnati e del personale delle Commissioni territoriali per la protezione internazionale nella Legge 30.12.2023, n. 213. – 5. Garanzia finanziaria a carico dello straniero richiedente protezione internazionale durante lo svolgimento della procedura per l’accertamento del diritto di accedere al territorio dello Stato. Profili di illegittimità. Il decreto del Ministero dell’interno 14.09.2023 – 6. Ulteriore rinvio dell’entrata in vigore della parità tra cittadini e stranieri extraUE nella documentazione amministrativa. Profili di illegittimità costituzionale. Il d.l. 30.12.2023, n. 215. – 7. Programmazione delle quote di ingresso per lavoro per il triennio 2023-2025. Aspetti critici – 8. Ulteriori misure di assistenza per gli sfollati dall’Ucraina. – 9. Proroga dello stato di emergenza nazionale in conseguenza dell’eccezionale incremento di persone migranti in ingresso in Italia dalle rotte del Mediterraneo. La delibera del Consiglio dei ministri del 5.10.2023
Rassegna delle circolari e delle direttive delle amministrazioni statali STRANIERI IN GENERALE – Cittadinanza italiana: notifica digitale dei decreti di acquisto della cittadinanza italiana. CITTADINI DI PAESI TERZI – Ingresso e soggiorno: Codice fiscale provvisorio ai fini del rilascio del nulla-osta al lavoro. – 3. Attuazione del d.p.c.m. sulle quote di ingresso per lavoro per il triennio 2023-2025. – 4. Attribuzione territoriale delle quote relative all’anno 2023 per lavoro subordinato (stagionale e non) ed autonomo (conversione permesso di soggiorno).