Archivia 31 Marzo 2024

Volo in ritardo: il passeggero deve provare il danno

Il ritardo prolungato del volo La controversia in esame traeva origine dalla domanda, avanzata dal passeggero di un volo di linea, per ottenere il risarcimento dei danni dallo stesso lamentati a causa del ritardo di molte ore del volo. Nella specie, in ragione di tale ritardo prolungato, il richiedente aveva perso la coincidenza con altro volo, poiché costretto a partire il giorno successivo a quello inizialmente programmato e giungendo a destinazione con 13 ore complessive di ritardo. Il giudice di pace aveva accolto la domanda avanzata dal passeggero, ritenendo applicabile la tutela prevista dal regolamento CE 261/04 e aveva altresì quantificato in via forfettaria l'indennizzo da volo in ritardo di oltre 3 ore in euro 600,00, applicando la disciplina euro unitaria in via analogica...

Appropriazione indebita: pena minima art. 646, 1° comma, c.p. incostituzionale

La questione di legittimitàLa decisione della ConsultaIl dispositivoLa questione di legittimità[Torna su]Il Tribunale di Firenze, Sezione I Penale, con ordinanza del 6 marzo 2023, ha sollevato questione di illegittimità costituzionale dell'art. 646 c.p., in riferimento agli artt. 3 e 27 Cost., nella parte in cui viene fissata la soglia minima di punibilità in anni 2 di reclusione, così come riformulata dalla L. n.3/2019 (Misure per il contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione).In particolare, il Giudice rimettente si è ritrovato di fronte ad un episodio di appropriazione indebita per la somma di € 200. Il contesto in cui era maturata la vicenda, specie per quel che riguardava la situazione socioeconomica della persona offesa, non convinceva circa l'applicazione dell'istituto d...

Il RDC non aiuta chi si rovina con il gioco

Il reddito di cittadinanza (Rdc) «risulta strutturato in modo da non poter venire in aiuto alle persone che, in forza delle vincite lorde da gioco conseguite nel periodo precedente alla richiesta, superino le soglie reddituali di accesso, anche se, a causa delle perdite subite, sono rimaste comunque povere»; non è però «irragionevole che il legislatore abbia escluso che siacompito della Repubblica quello di assegnare il Rdc a chi, poco prima, si è rovinato con il gioco». Ciò perché «non è la povertà da ludopatia, ma è piuttosto la ludopatia stessa a rappresentare uno di quegli ostacoli di fatto che è compito della Repubblica rimuovere». È quanto si legge nella sentenza n. 54/2024, sotto allegata, con cui la Consulta ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale solle...

Mutui, si infiamma il dibattito sul piano di ammortamento alla francese

L'anatocismo nel piano di ammortamento alla francese innanzi alle Sezioni UniteLa Procura Generale presso la Corte di CassazioneLa pronuncia della Corte d'appello di LecceL'anatocismo nel piano di ammortamento alla francese innanzi alle Sezioni Unite[Torna su] Nella calda (non solo da un punto di vista climatico) estate del 2023 il Tribunale di Salerno rimette innanzi alla Corte di Cassazione il controverso tema dell' anatocismo nel piano di ammortamento alla francese ovvero se applicazione del regime di capitalizzazione "composto" degli interessi debitori può essere suscettibile di determinare un significativo incremento del costo complessivo del denaro preso a prestito dal cliente, soprattutto se ad essere corrisposti sono dapprima gli interessi (capitalizzati in modo "composto") e, po...

La revoca dell’assegnazione della casa familiare può far aumentare l’assegno

La revoca dell'assegnazione della casa familiare Nel caso che ci occupa, nell'ambito di un giudizio di revoca dell'assegnazione della casa familiare richiesta dall'ex marito proprietario dell'abitazione, l'ex moglie si era dichiarata disposta a rilasciare la casa coniugale, richiedendo al contempo l'aumento dell'assegno divorzile alla stessa spettante. Tale ultima richiesta era stata accolta, da ultimo, dalla Corte d'appello distrettuale, avverso la cui decisione l'ex marito aveva proposto ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione. Sopravvenuta modifica delle condizioni economiche La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 7961/2024 (sotto allegata), ha rigettato il ricorso e condannato il ricorrente alla refusione delle spese di lite. Il Giudice di legittimità, dopo aver ripercorso...

La revoca dell’assegnazione della casa familiare può far aumentare l’assegno

La revoca dell'assegnazione della casa familiare Nel caso che ci occupa, nell'ambito di un giudizio di revoca dell'assegnazione della casa familiare richiesta dall'ex marito proprietario dell'abitazione, l'ex moglie si era dichiarata disposta a rilasciare la casa coniugale, richiedendo al contempo l'aumento dell'assegno divorzile alla stessa spettante. Tale ultima richiesta era stata accolta, da ultimo, dalla Corte d'appello distrettuale, avverso la cui decisione l'ex marito aveva proposto ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione. Sopravvenuta modifica delle condizioni economiche La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 7961/2024 (sotto allegata), ha rigettato il ricorso e condannato il ricorrente alla refusione delle spese di lite. Il Giudice di legittimità, dopo aver ripercorso...