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Amministratore condominio: con la nomina scaturisce anche il diritto al compenso

Compenso amministratore di condominioContratto di mandato e diritto al compensoSpese anticipate dall'amministratore di condominioDecisione Compenso amministratore di condominio[Torna su] Un ex amministratore citava innanzi al Tribunale di Nola un condominio esponendo di non aver percepito il compenso professionale, nel periodo compreso tra il 01.01.2010 e il 25.09.2013, per complessivi € 5.002,50 e di aver anticipato spese per € 2.492,85, negli anni 2012 e 2013. Si costituiva in giudizio il condominio eccependo la prescrizione dei crediti vantati dall'ex amministratore; lamentava, inoltre, l'inadempimento del mandato per non essersi attivato nel richiedere gli oneri dovuti dai condomini e evidenziava la mancanza di prove dell'avversa domanda. Contratto di mandato e diritto al compenso[T...

Non si può sostituire il mantenimento ai figli con altri beni

Violazione obblighi assistenza familiareCessione del credito per gli straordinari: il reato non sussiste Mantenimento minori: i beni devono soddisfare i bisogni primariViolazione obblighi assistenza familiare[Torna su] Il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare è integrato quando il genitore obbligato a versare il mantenimento per il figlio offra un bene diverso, come la cessione del credito vantato nei confronti del datore di lavoro per gli straordinari effettuati. Il minore, in quanto tale, non ha capacità reddituale per cui l'obbligo di mantenimento nei suoi confronti non può essere soddisfatto se vengono offerti beni che non siano in grado di soddisfare le sue necessità quotidiane. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione nella sentenza n. 14025/2024 (sotto allegata...

Multa nulla se l’autovelox è solo approvato ma non omologato

Multe autoveloxLa differenza tra approvazione e omologazioneLa rilevanza della questioneMulte autovelox[Torna su]Nulla la multa per eccesso di velocità fatta con un Autovelox solo approvato ma non omologato. La Cassazione (ordinanza n. 10505/2024 sotto allegata), affronta per la prima volta una questione che ha diviso i giudici di merito, e la risolve escludendo qualunque equivalenza tra omologazione ministeriale e approvazione. La Suprema corte respinge così il ricorso del Comune di Treviso che affermava la validità del verbale con il quale era stato accertato un eccesso di velocità da parte dell'automobilista che viaggiava a 97 km orari in una strada con limite a 90. A "fotografare" l'infrazione era stato un apparecchio Red & Speed-Evo-L2, non omologato ma approvato. Per il Tribunale...

Separazione: nessun addebito senza prova dell’invio delle foto osé all’amante

Addebito separazione: infedeltà della moglie non provataInfedeltà coniugale: richiesta di addebito della separazioneNessun addebito: manca la prova dell'infedeltà della moglieAddebito separazione: infedeltà della moglie non provata[Torna su] L'infedeltà della moglie non può essere dimostrata da foto osé di scarsa qualità, probabilmente manipolate, in cui non sono visibili i volti dei protagonisti delle scene ritratte, tanto più che in sede di merito non è stata raggiunta la prova dell'invio delle foto all'amante. Respinta quindi in via definitiva la richiesta di addebito della separazione alla moglie. Lo ha sancito la Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 9776/2024 (sotto allegata). Infedeltà coniugale: richiesta di addebito della separazione[Torna su] Un marito chiede la separazione...

La Cassazione boccia gli autovelox: senza omologazione addio multe

Autovelox: interviene la CassazioneOmologazione e approvazione: le differenzeProva della corretta funzionalitàCertificazione metrologicaAutovelox: interviene la Cassazione[Torna su]Prima o poi doveva accadere. Stavamo attendendo da anni, nella consapevolezza e conoscenza tecnico-normativa approfondita acquisita in materia, che la Suprema Corte si pronunciasse compiutamente in tema di omologazione delle apparecchiature autovelox. Ma il corso della giustizia, si sa, esige severo tributo di tempo e denaro. Ma alla fine il velo di insipienza che ha avvolto fino ad oggi la vexata questio s'è finalmente squarciato. Ci si augura non venga a breve rabberciato alla bell'e meglio, con argomentazioni fuorvianti, pur di mantenere in vita l'inviso sistema sanzionatorio asservito, già dal lontano 1972, ...

Contratto autonomo di garanzia: non basta la clausola di pagamento a prima richiesta

Garanzia a prima richiesta e contratto autonomo di garanzia: la vicendaUn'impresa erogava a titolo di mutuo una somma di denaro ad un privato. Un soggetto terzo, nel medesimo contratto, dichiarava di costituirsi garante concordando che la garanzia rilasciata deve considerarsi "a prima richiesta" e pertanto, in caso di inadempimento del debitore principale, il creditore potrà chiedere "l'intera somma di spettanza al garante immediatamente, senza che lo stesso possa avvalersi del beneficio della preventiva escussione del debitore". Stante l'inadempimento del debitore principale, il creditore otteneva un decreto ingiuntivo nei confronti di questi nonché del garante. In sede di opposizione, il garante eccepiva la violazione dell'art. 1957 c.c. non avendo il creditore, entro sei mesi dalla ...

I punitive damages

I danni punitiviOrigini, evoluzione e criticitàIl caso Rookes v. Barnard del 1964ConclusioniI danni punitivi[Torna su] I punitive damages, anche chiamati danni esemplari, exemplary damages, sono il pagamento che un convenuto ritenuto colpevole di aver commesso un torto o un'offesa è ordinato di pagare oltre ai danni compensativi, quando questi ultimi sono ritenuti insufficienti. Sono specificamente progettati per punire i convenuti il cui comportamento è considerato gravemente negligente o intenzionale, ove il termine danni esemplari sta a significare che sono destinati anche a dare un esempio per scoraggiare altri dal commettere atti simili. Tali punizioni aggiuntive vengono attuate a seguito dell'iniziativa giudiziale di un privato e conducono ad una sentenza a favore di quest'ultimo, ...

Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto

Espressione del partito fascista o di ideologie discriminatorie"Chiamata del presente e saluto romano: quale reatoReato di pericolo concreto e presuntoEspressione del partito fascista o di ideologie discriminatorie"[Torna su] Il saluto fascista e l'integrazione di due possibili fattispecie di reati è l'oggetto della pronuncia delle sezioni unite della Corte di cassazione n. 16153 del 2024 (sotto allegata). Il saluto romano infatti è stato oggetto di controversia giurisprudenziale. Un primo orientamento riteneva che il saluto fascista integrasse il reato previsto dall'articolo 2 del decreto legge n. 122/1993, ai sensi del quale: "Chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, moviment...

Antenne in condominio: centralizzate e autonome

Antenne condominio: normativa di riferimentoAntenna centralizzata esistente Installazione successivaAntenna singolaAntenne condominio: normativa di riferimento[Torna su]La disciplina relativa all'installazione delle antenne televisive è prevista dagli articoli 209 e seguenti del decreto legislativo n. 259 del 2003.Tale legge si estende anche all'installazione delle antenne da radioamatore e alle ricetrasmittenti per lo svolgimento di attività professionale.Nel caso in cui si rendesse necessario l'installazione o la trasformazione di un impianto televisivo, centralizzato o singolo, l'amministratore deve rivolgersi a un'impresa specializzata che svolge l'attività nel rispetto di tutte le norme sulla sicurezza e che al termine dei lavori rilasci la dichiarazione di conformità dell'impianto. V...

Assegno divorzio: in sede di revisione il giudice non può valutarne i presupposti

Nel giudizio di richiesta di modifica dell'assegno divorzile, il tribunale non può effettuare una nuova ed autonoma valutazione delle condizioni o del quantum dell'assegno, sulla scorta di una diversa valutazione della situazione economica dei coniugi già effettuata con la sentenza di divorzio, ma si deve limitare a verificare se, e in che misura, le circostanze, sopravvenute e provate dalle parti, abbiano alterato l'equilibrio così raggiunto e ad adeguare l'importo alla nuova situazione patrimoniale-reddituale accertata. La Suprema Corte, nel caso specifico, con ordinanza n. 7029/2024, ha confermato il decreto della Corte d'appello impugnato, che, nel corso di un procedimento instaurato ai sensi dell'art. 9 legge n. 898/1970 avviato dal ricorrente per addivenire alla modifica delle c...